mercoledì 11 aprile 2012

Un racconto (seconda parte)

Mi trovai all'interno di una prigione. Lo sapevo certamente che era una prigione, ovunque ci fosse un apertura c'erano sbarre rosse.
In una sala che ricordava quella delle audizioni, sedevo di spalle, sul primo gradino di una gradinata. Volevo salvarli, quelli che stavano dentro...farmene carico; ma l'idea di caricarmi dietro le spalle delle persone come dei fardelli le cui cinghie sprofondavano nella carne delle spalle tale era il peso. Una grande paura mi assalì e rinunciai.
Poi successe qualcosa, mi arrivò un pensiero, una luce. Solo se mi affiderò alla Luce, alla Fede potrò sorreggere il peso. Il peso non sarà più un peso.
Mi devo affidare!
E con questa nuova coscienza mi guardai dietro le spalle, osservai la mia zavorra e con la Fede che mi riempiva il cuore e sorreggeva l'animo mi alzai senza timore e senza paura.